Che relazione c’è tra i fenomeni di ipnosi e i cosidetti fenomeni paranormali? Vediamo come l’ipnosi possa creare un ponte tra la nostra coscienza e questi fenomeni apparentemente inspiegabili.
Abbiamo già detto diverse volte che la trans ipnotica è una condizione particolare della nostra mente in cui l’inconscio è in uno stato di completa ricettività.
Durante la trans riceviamo dei frammenti del nostro passato ma, senza la barriera della mente che ostacola il flusso, può anche capitare di incontrare tutte le energie da cui siamo circondati e con cui veniamo quindi in contatto, comprese eventualmente anche entità o guide spirituali.
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Questo stato di attenzione focalizzata è assolutamente naturale per la nostra mente però altera la nostra normale percezione di ciò che ci circonda e viviamo.
Sappiamo anche che solitamente viene attivato da specifici strumenti e modalità ma può anche capitare che l’attivazione avvenga in maniera spontanea dalla presenza di alcune energie.
In alcuni fenomeni particolari come, ad esempio, quello del deja vu, l’attivazione di questo stato è immediata quindi non passa attraverso alcuno strumento ma si attiva grazie a un particolare tipo di risonanaza energetica.
Ma cosa sono i cosidetti fenomeni paranormali? Sono tutti quelli che esulano dalla normale percezione continua della mente conscia e invece si manifestano all’interno del flusso spazio-tempo.
Vengono percepiti in condizioni particolari e soprattutto in maniera discontinua. Inoltre assommano una varietà di manifestazioni: dai fenomeni di chiaro-udenza (percepire voci o suoni non presenti nel contesto materiale del momento) allo spostamento degli oggetti, alla manifestazione di ombre e percezioni attribuite ad anime trapassate.
Soprattutto quest’ultima tipologia, i cui casi sono collegati quindi all’ipotetico contatto con entità non corporee, entra a giusta ragione nel range delle percezioni della nostra mente profonda quando entra nello stato di massima ricettività che appunto può essere paragonato allo stato di trans.
Ma cosa hanno davvero in comune ipnosi regressiva e fenomeni paranormali?
Un numero consistente di casi riporta l’attenzione sul fatto che i trapassati possano comunicare energeticamente con soggetti in stato di trans ipnotica.
Sono moltissime le persone che riportano, durante la pratica dell’ipnosi, incontri anche con loro parenti defunti o comunque con persone che al momento della sessione hanno già lasciato il mondo materiale ma sono portatrici di messaggi molto precisi, estremamente puntuali e spesso ricchi di informazioni che possono poi venire verificate.
Questo ci porta a ipotizzare che, così come esistono frammenti energetici legati alle esperienze che l’anima ha fatto, ne esistano altri connessi all’esperienza del passaggio tra un’esistenza e l’altra che una mente in uno stato di massima apertura (e quindi recettiva) può intercettare.
Apprendere come entrare e gestire uno stato di ricettività ampia e profonda come quello della trans ipnotica può sicuramente favorire la comprensione di alcuni fenomeni dei quali siamo partecipi anche involontariamente.
Ricordiamo però che esiste una differenza fondamentale tra quello che è una medianità e invece il contatto durante uno stato di trans ipnotica.
Ovvero, la capacità non solo di ricordare le informazioni che vengono ricevute ma anche di comprendere e sentire dal punto di vista emotivo ed emozionale ciò che viene trasmesso mantenendo però uno stato di osservazione distaccato dal fenomeno, che è proprio una caratteristica della trans ipnotica.
La pratica della trans ipnotica può essere utilizzata in luoghi dove è stata registrata un’attività energetica particolarmente intensa e collegabile a presenze ma teniamo presente che il concetto da cui è necessario partire è che
l’anima va comunque nel punto in cui c’è qualcosa di importante da conoscere per la persona che sta compiendo questo viaggio.
Vi è quindi sempre una necessità di risonanza nella trans ipnotica.
Il fenomeno della trans è effettivamente strettamente collegato con la possibilità del contatto con i mondi spirituali, quelli che separano la terra dal cielo.
Lo vediamo evidenziato soprattutto nella pratica arcaica della trans sciamanica che è appunto utilizzata per entrare in contatto con gli spiriti nella natura e degli antenati, quindi spiriti di trapassati.
Questa però non è da considerarsi una possibilità a sè stante e nemmeno come una volontà di tipo necromantico.
Riassumendo, l’ipnosi regressiva alle vite precedenti può essere anche una forma di contatto con spiriti ed entità e può essere utilizzata durante indagini legate al mondo del paranormale ma non è sicuramente la sua finalità.
Lo scopo dell’ipnosi regressiva è e rimane sempre quello di aiutarci a dare un senso ancora più ampio alla nostra esistenza andando a sciogliere anche energie rimaste bloccate che quindi non sono disponibili per noi in questo momento durante il percorso di apprendimento della nostra anima nelle varie vite che è portata a sperimentare.
Lo stato di trans ipnotica è però uno stato che può essere anche specificatamente utilizzato per il contatto con le anime dei defunti ed esiste una pratica molto arcaica legata proprio a questo tipo di intento.
Ricorda che lo stato di trans non deve essere confuso con il fenomeno della medianità dove abbiamo una persona che fa da tramite traducendo in qualche modo le informazioni ricevute dalle anime in transizione e riportandole nel mondo terreno.
Nel fenomeno della trans ipnotica, anche quando si presenta il contatto con un’anima defunta durante l’esperienza di ipnosi, abbiamo un contatto diretto e personale che non viene quindi filtrato da alcun elemento esterno.