Ipnosi regressiva prenatale: i ricordi della vita uterina

da | 10 Gen 2023 | News

A cosa ci riferiamo quando parliamo di ipnosi prenatale? Con questo termine definiamo tutto quel recupero di memorie e informazioni relative ai primissimi tempi di incarnazione di vita durante la gestazione.

Numerosi studi hanno dimostrato che anche i momenti di vita fetale sono estremamente ricchi di stimoli ma anche di emozioni. Questi studi hanno dimostrato anche che le emozioni provate dalla mamma durante la gravidanza impattano in maniera significativa anche sulla vita del bambino.

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Si tratta del primo periodo dell’incarnazione che riceve una serie di input legati all’ambiente dell’utero materno ma che porta con sè anche memorie di incarnazioni precedenti.

Prima di capire che era possibile recuperare anche questi ricordi grazie alla pratica dell’ipnosi regressiva, abbiamo avuto evidenza di questi ricordi mnestici della vita uterina attraverso gli studi di Raymond Moody che in realtà si occupavano di quello che tecnicamente potremmo l’esatto opposto, ossia il momento di premorte.

Nella pratica di ipnosi regressiva alle vite precedenti è infatti possibile realizzare anche un avvicinamento graduale ai frammenti mnestici di vite precedenti rispetto l’attuale in un percorso di recupero proprio delle memorie uterine.

La frontiera dell’esplorazione dei ricordi delle vite uterine è la frontiera che precede quella che ci porta all’esplorazione di vite e linee temporali precedenti l’attuale esistenza.

Durante la vita uterina, come già detto, le sensazioni della madre passano direttamente al feto che le immagazzina in qualche modo.

Queste possono avere anche una natura traumatica o quantomeno essere percepite come eccessivamente minacciose dal feto stesso il quale poi porta nella vita queste memorie, che sono comunque attive a livello psicologico profondo e sottile ma non sempre sono disponibili a livello di elaborazione cognitiva.

Attraverso la sperimentazione dell’ipnosi si è invece osservato che, riportando i ricordi della persona alla vita uterina, è possibile osservare cosa è accaduto in quella fase di vita, come è stato percepito e perchè questo fosse ancora attivo nei comportamenti della persona.

Da quel momento a fare il passo indietro fino al recupero di ricordi di vite precedenti, il percorso è stato abbastanza semplice.

L’eventuale presenza di traumi particolarmente intensi durante la vita uterina è un argomento estremamente delicato che necessita della presenza di un medico specializzato nella gestione di questo tipo di vissuto.

Però è anche giusto rilevare che nella pratica di ipnosi regressiva è possibile attraversare i ricordi di questa fase della vita e trarre delle informazioni molto importanti che poi possono collegarsi anche con le esistenze precedenti.

Anzi, capita spesso che l’anima faccia volontariamente un passaggio all’interno di questo periodo per poi riagganciarsi all’origine extra temporale di un certo tipo di vissuto ancora oggi attivo.

Con la pratica dell’ipnosi regressiva a un’esistenza precedente quella attuale noi possiamo recuperare effettivamente quell’origine che non riusciamo a lasciare andare anche dal punto di vista delle emozioni che sono state vissute, si sono fissate e quindi hanno creato tutto quel bagaglio energetico che segna la nostra esistenza.

O per meglio dire, quel tipo di energia nella quale dobbiamo muoverci o che possiamo attraversare per poter sviluppare totalmente il nostro potenziale e non essere in qualche modo costretti a ripetere lo stesso blocco nella vita quotidiana per poterlo comprendere e integrare nel nostro vissuto e guadagnare così la libertà relazionale ed emozionale.

Uno dei motivi che porta più frequentemente un’anima a fermarsi ai ricordi uterinini, durante una sessione di ipnosi regressiva, è la necessità di superare una minaccia (ad esempio, di un aborto) o l’incontro con un’altra anima affine o appartenente alla medisima famiglia di anime ma che per un suo vissuto non si è incarnata nella stessa linea temporale delle altre anime.

Ossia, per semplificare la definizione, una gravidanza plurima che non si è andata poi a termine. Infatti è molto frequente che quando, durante la sessione, il soggetto recuperi i ricordi della sua vita uterina, esso ricordi anche la presenza e la vicinanza di un fratello o una sorella che poi non sono però venuti al mondo.

Recuperare questo tipo di ricordo porta molto spesso la persona a ricevere delle informazioni importantissime sul percorso che la sua anima è chiamata a svolgere in quel momento.

La possibilità di un dialogo con un fratello o una sorella scomparsi porta spesso la persona a risolvere in maniera immediata – attraverso quella che io credo essere una delle sensazioni più belle, intense e pure di manifestazione dell’amore incondizionato sia per il soggetto che per chi conduce – un senso di perdita e solitudine che è fortemente radicato nell’esistenza della persona.

Una sorta di indipendenza dalla mancanza e dal dolore che nella vita si sono manifestati in diversi modi ma che comunque hanno richiesto in maniera forte di essere accolti proprio per essere elaborati e permette all’anima della persona di portare avanti la propria missione.

L’altro fenomeno che più spesso si osserva in questi casi è la minaccia dell’aborto, cioè la minaccia della perdita dell’incarnazione.

Una minaccia che, nel ricordo del vissuto durante una sessione di ipnosi regressiva, si trasforma invece in una grande forza e nella percezione non più della paura ma dell’ostinazione della volontà vitale di manifestarsi. E quindi della preziosità dell’incarnazione che si è scelto di vivere.

Queste sono esperienze che davvero  possono cambiare in maniera radicale la percezione della nostra vita, di quanto possiamo avere dentro di noi la forza non solo di comprenderla ma anche di trasformarla e di prendere coscienza di quanto sia importante per la nostra anima aver scelto proprio questa incarnazione.

Per concludere questo approfondimento sull’ipnosi regressiva alla vita uterina, possiamo riassumere che questo tipo di pratica è importante per permetterti di prendere conoscenza di alcuni tipi di energie che non sono state elaborabili in maniera differente fino a questo momento attraverso il tuo vissuto.

Questo aspetto di ipnosi regressiva è sicuramente complesso e va affrontato da diversi punti di vista: ti invito a non sottovalutare mai l’eventualità dell’emersione di un trauma legato alla vita uterina e di gestirlo anche con medici specializzati in questo tipo di eventi.

Voglio rassicurarti però sul fatto che, se la tua anima ti porterà a osservare il passaggio della tua vita uterina durante una sessione di ipnosi regressiva, molto probabilmente questo accade perchè tu possa rilasciare un determinato tipo di energia o di trovare nuove risorse per poterti godere appiena la tua incarnazione.