Lettura di Tarocchi: come e quando?

da | 20 Feb 2023 | News

C’è un tempo giusto per leggere i Tarocchi?

Secondo la tradizione popolare – spesso intrisa di superstizioni e credenze personali dettate sia dalla sensibilità individuale che dai condizionamenti sociali – ci sarebbero giorni proibiti, tipo la domenica, per dedicarsi alla lettura di carte ed oracoli. In realtà, la domanda giusta da porsi sarebbe: “C’è un giusto tempo per parlare con se stessi?

Se ci poniamo la domanda nella seconda versione, molto probabilmente, saremo i primi a dirci che non c’è mai un momento sbagliato per dialogare con se stessi. Leggere i Tarocchi, sia che si affronti la lettura per sè o per altri, è prima di tutto entrare in dialogo con noi, con la parte saggia e antica della nostra Anima.

La stesa è un momento intimo e personale, che ci mette in contatto con le nostre energie più profonde, e va affrontata con presenza e tranquillità.

Questo significa che ci sono momenti in cui siamo assolutamente legittimati a non voler leggere le carte, e altri in cui sentiamo di poterlo fare traendone il massimo beneficio.

I Tarocchi, oltre a metterci in contatto con le nostre energie psichiche, ci collegano anche alle energie universali perchè smuovono anche quelle forze e quei processi psicologici che creano il nostro vissuto più profondo, portandoci in una dimensione strettamente connessa ai cicli naturali.

Più che per i soli tarocchi, il discorso del “tempo della divinazione” nelle antiche tradizioni (che ancora oggi hanno molto da insegnarci) vale per tutti i metodi divinatori.

La pratica divinatoria, per gli antichi, non era qualcosa disgiunto dal vivere quotidiano, bensì una parte di esso dedicata a mettersi in contatto con la natura ciclica dell’energia.

La società moderna, con i suoi ritmi incessanti, ci rende forzatamente ingabbiati in un concetto di tempo lineare che si frammenta in settori che paiono non comunicare tra di loro (lavoro, famiglia, attività ricreative, riposo) e che ci portano a sentirci spesso fortemente a disagio anche solo al pensiero che questi momenti possano invertire il loro ordine. Figuriamoci a pensarli interscambiabili!

Questo modo di agire, però, ci allontana sempre più dall’unicità organica del nostro essere umani, dal concepirci come esseri energetici che, come tali, partecipano contemporaneamente alla natura materiale, a quella logica e a quella spirituale.

La nostra mente funziona in modo ciclico, non lineare quindi per funzionare al meglio deve alternare momenti di attività e di riposo che non sono standardizzabili, e non sono uguali per tutti.

Questi ritmi, se lasciati liberi di fluire, tendono ad allinearsi spontaneamente a quelli naturali, e nella ciclicità vi sono momenti in cui determinate qualità energetiche sono più presenti di altre.

Questo permette alla nostra mente di sfruttare queste qualità per stabilire percorsi di creatività, tracciando nuove traiettorie e anche nuove modalità nelle gestione delle nostre risorse.

È una danza continua che ci porta dall’esterno all’interno e dall’interno all’esterno.

La pratica della divinazione, così come quella dei tarocchi, non ha tanto a che fare con ciò che accade fuori quanto con la modalità in cui noi dall’interno osserviamo il mondo esterno e  lo leggiamo.

Questo significa che più siamo interiormente allineati all’energia presente e più possiamo utilizzarla per focalizzarci ed esplorare i percorsi e le possibilità di azione connessi a quel tipo di energia.

Se, ad esempio, siamo in una fase di espansione, sicuramente è più produttivo esplorare le nostre possibilità riferite ad una determinata situazione piuttosto che analizzare puntigliosamente le motivazioni che ci hanno condotto a quel momento. Siamo favoriti nel capire come agire, e non il perchè.

Se siamo continuamente immersi e concentrati in un ritmo che ci spinge a fare, quando invece le nostre energie ci chiedono di stare, questo ci manda fuori rotta e la nostra parte più profonda e saggia non è messa nelle condizioni di poterci guidare alle azioni migliori, nel tempo migliore.

In quest’ottica di accoglienza al ritmo ciclico della Natura, gli antichi hanno sempre celebrato diversi momenti dell’anno attraverso incontri comuni, ritualità e festività e accompagnando, praticamente sempre, a queste celebrazioni anche la pratica divinatoria.

Parliamo di festività legate per la maggior parte, al ciclo solare nella quale si inserisce anche la lettura dei Tarocchi, che può a ragione considerarsi un’evoluzione successiva delle antiche ritualità oracolari all’interno di un ciclo di nascita/sviluppo/morte/rinascita con un ampio respiro sia in termini temporali che di orizzonte.

Ecco allora che ti propongo quattro stese con i relativi focus. Puoi sperimentarle per allinearti con il movimento ciclico, riconnettendoti alla tua natura multiforme e aiutandoti a uscire da uno schema forzatamente lineare, e per ritrovarti immersa nelle connessioni intuitive che parlano direttamente il linguaggio segreto della tua anima.

Gli schemi che ti propongo sono indicazioni che potremmo definire “tradizionali” quindi puoi utilizzarli così come sono oppure ampliarli secondo la tua esperienza e il tuo sentire.

Tuttavia, posso dirti per esperienza che questi schemi riescono a permettere di avere risposte precise e molto profonde.

Samhain 31 Ottobre – 1 Novembre

Questo momento corrisponde all’antico “capodanno”, chiude il ciclo produttivo della natura e simboleggia il tempo d’ingresso nelle tenebre. È il momento in cui il velo tra i mondi si assottiglia, il visibile e l’invisibile sono più vicini, ed è sicuramente uno dei momenti più propizi per la divinazione.

FOCUS: Fare il punto sul ciclo concluso e su quello che inizierà.

  • Cosa mi è stato donato da questo anno?

  • Quale lezione mi preparo ad accogliere con il nuovo ciclo?

  • Cosa posso lasciare andare?

  • Cosa devo affrontare di me?

  • Cosa ho imparato?

Imbolc – 1 Febbraio

Imbolc è il primo dei tre sabba, momenti importanti e rituali, legati alla Primavera.
È il momento in cui si celebra la nascita, si accoglie l’energia del rinnovamento e ci si prende cura di tutto ciò che è appena nato o è in procinto di nascere. Come ogni neonato, anche i progetti e le nostre energie hanno bisogno di cura e protezione quando si affacciano al mondo.

FOCUS: Purificazione e nascita.

  • Quali aspetti della mia vita è più urgente coltivare?
  • Come posso nutrire le cose importanti?
  • Cosa devo eliminare dalla mia vita per far crescere i nuovi semi?
  • Come facilitare la pulizia?
  • Cosa nutre veramente i miei progetti?

Beltane – 1 Maggio

Festa dell’amore e della fertilità, celebra la giovinezza e l’incontro fecondo e creativo tra il principio maschile e quello femminile.
Favorite in questo momento le divinazioni legate alle relazioni e alla loro evoluzione.

FOCUS: Manifestazione e forza

  • Cosa devo lasciare del passato?
  • Cosa posso portare con me?
  • Quale parte della mia vita ora può vedere la luce?
  • Come manifesto abbondanza?
  • Come posso facilitare questa abbondanza e questa crescita?

Lammas o Lughnasadh – 1 Agosto

Si tratta della celebrazione del primo raccolto ed è dedicato al dio Lugh, aspetto del Sole che si sacrifica, con la prima mietitura, per garantire l’abbondanza del raccolto infondendo il suo spirito e la sua potenza al primo grano, i cui chicchi venivano poi conservati e riseminati per l’anno successivo.

È la prima festività del grano e l’ultima di Fuoco dell’anno prima di passare al momento umbrale di Samhain.

FOCUS: Riflessione e gratitudine.

  • Cosa ho seminato di rencente nella mia vita?
  • Cosa richiede più tempo per arrivare a compimento?
  • Cosa è pronto per essere raccolto/realizzato?
  • Cosa manifesta abbondanza nella mia vita per cui posso essere grata?
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